UN’OPINIONE DIVERSA DA QUELLA DI ALBERTO ANGELA

Egr. Sig.  Alberto Angela, il documentario su Venezia è stato bellissimo però mi dispiace che non vi abbia inserito la foto  che allego. Nel momento in cui ci troviamo, dove tutti in Italia, tutti i giorni parlano di giustizia proprio ci voleva, e  trovo veramente molto strano che nessuno si rifaccia a questa scultura che è bella in vista sulla facciata del palazzo ducale in piazza San Marco.  Al contrario della sua interpretazione giustificativa sulla decadenza di Venezia, che mi sembra essere unanimemente condivisa, io penso che i veneziani non seppero fronteggiare le sfide né cogliere le opportunità che si presentarono con la scoperta del nuovo mondo, principalmente  perché  erano entrati in una china di  degrado  morale.

Sotto questo segno lo splendore della Repubblica Veneta è durato un millennio e la decadenza è arrivata quando i Veneziani  lo sbeffeggiarono e lo irrisero, come sa dire bene il Goldoni nella commedia  Zelinda e Lindoro in una scena di irresistibile ilarità che sembra una fotocopia del nostro quotidiano. Anche oggi c’è un mondo nuovo e infinitamente più grande di quello di allora.    Cordialmente ,con stima e simpatia per lei e suo padre, Ernesto Scramoncin