Forse più che parlare di sviluppo insufficiente del nostro paese bisognerebbe parlare del gap informatico con i paesi sviluppati che non copriremo mai fino a quando ci muoveremo per stradine ingorgate che ci tarpano le ali anziché navigare anche noi per autostrade informatiche. Se riflettiamo su quanto si è sviluppato il computer in pochissimi anni in prestazioni e riduzione di costi e lo confrontiamo con quello della rete, il divario enorme che si nota, fa pensare che senza bisogno di grandi investimenti, ma solo con la nostra immaginazione, preparazione, intelligenza potremo tornare ai vertici in brevissimo tempo se non dimentichiamo che abbiamo avuto un Marconi, un Meucci,un Faggin che del settore hanno fatto la storia.
Non è che il vero problema sono i grandi interessi che stanno dietro la rete?
Ernesto Scramoncin
p.s. quando sento parlare di banda larga, ricordo che l’interrogazione fu breve, l’insegnante mi chiese cos’è la latta? Pensai un po’ e poi seppi dare solo la traduzione in dialetto” La Banda” e lui di rimando “si quea de to sorea”. Sento ancora oggi la risata generale. Con questo non voglio essere volgare ma solo dire a quanti parlano e parlano di banda larga come sarebbe stato utile anche per loro avere un insegnante come il mio.