IL MIO PAESE CAMPOLONGO SUL BRENTA POTREBBE DIVENTARE UN PAESE BELLISSIMO SE SOLO SI AVESSE IL CORAGGIO DI DISCUTERNE PUBBLICAMENTE

Due lettere che non hanno ancora trovato risposta:

Lettera al Corriere Della Sera:

Bassano Del Grappa  26 Giugno 2014  

Lettera al direttore del Corriere Della Sera dott. Ferruccio De Bortoli

Da Buzzati A Giandomenico Cortese

Egr. Sig. Direttore

ho incominciato a leggere il Corriere Della Sera ai tempi di Buzzati e mi ci sono affezionato  perché la terza pagina era scritta da giornalisti che mi deliziavano con i loro articoli.

Ora mi ritrovo a leggere nel Corriere Del Veneto,” DA QUANDO C’ERA LA DC DEI DOROTEI”, un articolo di Giandomenico Cortese che più che chiarire a me sembra ingarbugli il pensiero di Rumor ,e a mio avviso, è anche scritto in un italiano grammaticalmente scorretto se faccio l’analisi logica della frase che riporto testualmente”Anche alla luce di un documento sconosciuto ai più,ritrovato tra gli appunti di Mariano Rumor,che la Fondazione a lui intitolata,a vent’anni dalla scomparsa,ha recuperato.E’ la traccia di un discorso che il lider democristiano ha pronunciato il 18 aprile 1985,in un convegno a Bari.”

Sinceramente signor direttore Le voglio dire che forse non mi sarei permesso queste critiche se, nel 2004  il signor Giandomenico Cortese direttore  del Vento Del Brenta, non avesse censurato un mio articolo.

Le allego quell’articolo e una foto di un cesso storico che conferma come niente sia cambiato

in quell’angolo di paese. Mi auguro che Lei voglia dar voce al degrado di questo spaccato di provincia, nel fondo tanto simile a quello siciliano meravigliosamente descritto nella Mellunara di Simonetta Agnello Hornby e mi torna in mente Buzzati che senza  tanti bla bla  mi scolpiva nella mente le moderne case civettuole del bellunese che a lui non piacevano perché pensava fossero senz’ anima . Cordialmente Ernesto Scramoncin

 

UNA PROPOSTA CHE NON HA AVUTO SUCCESSO

 

 Scramoncin Ernesto propone di tenere una riunione di tutti i contradaioli, residenti e proprietari, compresi fra: la destra di Valle Orlandi, la sinistra della valle Diritta e la strada provinciale presso la trattoria Alla Nave il 19 novembre alle ore 21.

Oggetto della riunione: proposte inerenti viabilità, parcheggi, abitazioni, ecc. tese al miglioramento e valorizzazione dell’area utili per creare i presupposti per una migliore convivenza.

Nella prima riunione avevo invitato i presenti a preparare le proprie proposte che alla successiva riunione sarebbero state ordinate in un unico fascicolo da distribuire in copia a tutti gli interessati. I presenti hanno insistito che da subito io evidenziassi le mie e, pur non essendo d’accordo perché a mio avviso questo avrebbe falsato una corretta raccolta delle idee, ho esposto il mio piano:

Proposte per un piano d’area redatto da Scramoncin Ernesto

  • Chiamo D la strada provinciale, E la strada interna parallela, F la strada che corre sotto il monte, G e H due strade pedonali indicate in verde.
  • Evidenzio in blu:un’area M adibita a parcheggio sotto il monte e un’area N adibita a parcheggio sotterraneo sopra il passaggio che congiunge Volpe- Orlando.Indico con L un’area adibita a pubblica utilità che non dovrebbe essere presa d’imperio ma scambiata dalla comunità con altre cose di interesse del proprietario.
  • Due parcheggi adeguati permetterebbero a tutti di avere un proprio garage a un costo molto contenuto vicino alla propria abitazione con nessun problema di impatto ambientale e la riduzione drastica della pericolosità delle strade interne quando fosse fatto divieto di parcheggiare in strada.

Suggerisco a tutti, visto che le esigenze di oggi sono diverse da quelle di ieri, di incontrarsi con i  vicini prima di pensare a qualsiasi opera di ristrutturazione, per ricercare  insieme le soluzioni più interessanti e meno costose.

Propongo di eliminare sgabiotti, murassi, garage ,caponare, terrazzini male  inseriti nel contesto  ambientale, e consiglio alla commissione edilizia di suggerire ad alcuni geometri di avere più rispetto per l’occhio del passante.

  • Partendo dal presupposto che vivere in modo relativamente indipendente a una età avanzata, può aiutare a vivere più serenamente,nell’area L propongo di costruire allo scopo, un bell’edificio, moderno con ampie stanze funzionali,servito da due strade esclusivamente pedonali (G e H) e inserire belle piante e panchine come quelle pensate da Gaudì. Ritengo che le mie potranno anche essere proposte poco condivisibili e in ogni caso difficilmente realizzabili, però mi auguro che stimolino tutti ad evidenziare nero su bianco le loro, così avremo a disposizione non (el ga dito, i se o i ma) ma idee su cui riflettere per valorizzare il vecchio e costruire meglio il nuovo. Non mi ha sorpreso che alla prima riunione ci fossimo trovati solo in sei e alla seconda programmata col passaparola dei presenti fossimo rimasti solo io e la mia proposta.Avevo appena letto un tascabile molto divertente”La mellunara di Simonetta Agnello Hornby edito Mondatori”e pensavo che sarebbe bello se il mio amico Giampietro della Liberata mettesse in scena questa commedia.Caro Giampietro, io ti potrei fornire la sceneggiatura e qualche spunto interessante, e tu potresti allestire un grande spettacolo che sono sicuro  avrebbe un  grosso successo sotto tutte le latitudini.

Mi piace ricordare la nostra compagnia teatrale e saluto tutti cordialmente.

Ernesto Scramoncin

P.S.

Negli anni novanta  avevo proposto al sindaco professor Bonato Antonio e al vice sindaco Vialetto Mario Antonio che fossero loro a promuovere questa riunione facendo proprie le mie proposte e si erano detti d’accordo, però accampando scuse che ho verificato non vere, non si è mai fatta,così

ho pensato di provarci personalmente col risultato che si è visto.

—– Original Message —–

From: Fiorenzo Vialetto

To: Scramoncin Ernesto

Sent: Monday, June 21, 2004 6:24 PM

Subject: Articolo per il “Vento del Brenta”.

Caro Ernesto, come d’accordo ti scrivo in merito all’articolo da te inviato. Come più volte ribadito quando tu me l’hai fatto pervenire, personalmente, ne ho condiviso e ne condivido i contenuti perchè sono convinto che nel nostro paese, forse anche per colpa mia e nostra, l’aspetto edilizio ed anche estetico non  è stato sufficientemente curato, sacrificando, purtroppo, l’interesse particolare a quello generale, situazione che ha portato anche al disinteresse che tu hai personalmente riscontrato…

Quando ho passato il pezzo con le relative fotografie al coordinatore del giornale perché lo sottoponesse, assieme agli altri articoli, al vaglio del direttore responsabile, mi è stato comunicato che i riferimenti a persone, presenti sia nel testo e nelle foto, avrebbero potuto creare problemi e polemiche con gli interessati. La proposta era quella di modificare il testo, lasciandone invariato il contenuto, inserendo delle foto con panorami di Campolongo.

Quando ci siamo casualmente incontrati, quanto sopra mi era stato comunicato da pochi giorni ed era mia intenzione telefonarti per informarti in merito non ritenendo eticamente possibile prendere qualsiasi decisione senza averti consultato .

Naturalmente, davanti al tuo comprensibile  e rispettabile diniego (“o va pubblicato tutto o niente”) ho provveduto a far stralciare il tuo articolo dal giornale che era già pronto per andare in stampa.

Io posso essere d’accordo con la tua indignazione, però, devo accettare, anche se in minoranza, il parere del direttore responsabile perché a lui spetta, per legge, l’ultima parola. Tu potresti chiedermi a questo punto: perché, se non sei d’accordo con la linea redazionale del giornale non ti dimetti dal comitato di redazione? La mia risposta è che il giornale ha, ormai, più di vent’anni di vita ed ha costituito e costituisce un punto di riferimento per i nostri compaesani, con i suoi grossi difetti ma anche con qualche pregio, dal sostegno con cui ci onorano i lettori; ritengo, per cui, finché avrò la volontà e la disponibilità per collaborare, pur non essendo sempre d’accordo con tutte le decisioni prese dalla direzione del giornale, come in questo caso, di continuare, sempre a titolo gratuito, a sostenere questa iniziativa.

Ho cercato di compiere un breve “excursus” della vicenda nella speranza di aver chiarito la situazione.

Con l’occasione ti saluto cordialmente auspicando che in futuro ci siano altre occasioni.

Fiorenzo

Caro Fiorenzo, non ho dubbi ,

siete liberissimi di pubblicare quello che vi pare, però ti ringrazio se vorrai restituirmi i 100 € perché non vorrei entrare nel conto di quelli che vi sostengono e per i quali ti senti impegnato.

Desidero precisarti che mi sono indignato solo per quanto mi hai detto verbalmente ”il direttore ha modificato il testo”.

E’ mia convinzione che un ventennio di censura ha portato ,col 95%  di italiani sinceramente convinti d’essere nel giusto, tutti incontro a infinite tragedie.

Io sto con i Valdesi, che quando sono tutti d’accordo vogliono che almeno uno manifesti un’opinione diversa.

Mi dispiace, ciao Ernesto

Lettera al sindaco di Campolongo sul Brenta

LA SPERANZA E’ SEMPRE DURA A MORIRE

Bassano del Grappa   12/02/2013 Egr.Sig. Sindaco ,essendo trascorso un po’ i tempo dal nostro ultimo incontro al fine di sollecitare un suo riscontro, desidero a grandi linee portare alla sua attenzione una sintesi dei miei rapporti con le amministrazione comunali di ieri e di oggi.

1)io ero l’unico presente  quando mio padre penso nel 1953 ha concesso verbalmente e gratuitamente il passaggio attraverso la nostra corte al sindaco Stevanin per concorrere a migliorare la viabilità della zona.

2) Dal 1989 chiedo che venga ripristinato il cemento che delimita la mia proprietà intorno alla mia abitazione gravemente danneggiato unitamente alla intelaiatura di sostegno alla vite da interventi pubblici.

3)il sindaco Vendrasco si  ripropone di fare quanto dovuto appena ci sarà la disponibilità finanziaria.

4)Il sindaco Gilberto Bonato tergiversa e dopo aver costatato personalmente che sotto l’asfalto c’è il cemento con cui era pavimentata la nostra corte ,si  pronuncia per l’acquisto, a suo dire per migliorare la viabilità che in tal modo renderebbe definitivo,come anche oggi tutti possono verificare, un indecente assetto viario e urbanistico nato da un imbroglio.

5)Si insedia il nuovo sindaco Antonio Bonato al quale propongo di promuovere una riunione sui problemi della zona,e lui d’accordo anche col vicesindaco  si impegna in tal senso ma passa il tempo , io sollecito  inutilmente e finisce che  senza averle interpellate dice che  le persone della contrada non sono d’accordo.

Allora ci provo personalmente ed è un fallimento,e ,come tale  con un mio articolo provo a denunciarlo sul Vento Del Brenta , però il direttore si rifiuta di pubblicarlo.

Non basta, i miei vicini rifacendo la scala sfondano le pareti della mia abitazione e il sindaco dicendo che non è vero scrive una falsità. E’tutto verificabile anche oggi, a nascondere ho messo solo un velo di cartongesso.

La cosa più naturale sarebbe fare denuncia e bloccare i lavori ,invece io mi ritiro e faccio bene perché ho assoluto bisogno di respirare aria pulita per non avvelenarmi l’anima.

6)Arriva il nuovo sindaco Illesi al quale propongo di promuovere la solita riunione per discutere questa volta su una mia proposta abbastanza dettagliata illustrata in un quadro che regalo al comune sulla quale in un primo momento sono tutti d’accordo.

Il sindaco è giovane, si presenta bene,mi ispira fiducia, Il tempo mi ha disintossicato e vado oltre con una bugia per far intendere che ho superato e dimenticato tutto quando scrivo:

”Egr.Sig.Sindaco

Ho incontrato il professor Bonato Antonio che mi ha chiesto se c’erano delle novità in merito alle nostre proposte per una ridefinizione dell’area Bonatoni. Lui le ritiene molto interessanti e pensa che un professore che conosce bene,un luminare in fatto di beni ambientali, ci potrebbe essere d’ aiuto .Le invio questa mail per invitarla ,se lo ritiene opportuno, a promuovere una riunione di tutti i possibili interessati che, a mio avviso se bene organizzata, potrebbe essere l’inizio per veder crescere meglio non solo Campolongo ma tutta la valle che è lì a ricordarci che la nostra vera ricchezza è il paesaggio.

La invito a crederci, quello che a suo tempo non è riuscito né al professor Bonato come sindaco né a me come privato ora potrebbe riuscire a lei.

Forse oggi i tempi sono maturi!

La ringrazio, cordialmente Ernesto Scramoncin

Bassano Del Grappa 21/09/10 “

La riunione si deve tenere entro una settimana poi a due settimane, poi a mesi,e poi il sindaco dice che è meglio fare altri studi, e poi non si fa più.  (vedi P,S,)

Pensavo che i sindaci non potessero mancare alla parola data e invece mi devo ricredere ancora una volta ,ora mi sembra di capire quale sia la loro stella polare.

7) Visti i risultati non mi rimane che chiedere che si rimetta a posto la mia corte .

Il sindaco lllesi, fa  iniziare i lavori seguendo la logica perversa del sindaco Gilberto Bonato, e quando gli scrivo che sta facendo una porcata mi risponde che i lavori sono fatti sul territorio comunale.

8) segue una riunione con giunta e geometra comunale dove tutti ribadiscono che le mie rimostranze riportate anche in una lunga lettera non hanno valore perché valgono solo le quote inserite in catasto .

9) Vado al catasto , mi faccio fare una serie di visure, microfilm e chiedo se c’è un documento che comprovi quanto mi viene detto in comune.

10) Nell’ultimo incontro del 17/01/2013,consegno un documento che a firma del direttore del catasto dice che i dati inseriti nel documento in possesso del comune non hanno valore e

mi permetto di dire che non è pensabile né accettabile che il geometra comunale non conosca una regola tanto elementare ed è grave che una tesi che cozza contro il minimo buon senso ,come ho scritto nella mail del 27/11/2012 rimasta senza risposta, sia stata sostenuta pure dai consiglieri avvocato Pizzato e geometra Zannoni.

Il sindaco afferma che la risposta non c’è stata ,non come io penso per arroganza ,ma perché devono informarsi ,cercare documenti, testimonianze( trent’anni non sono bastati) e in coro tutti insieme ribadiscono come si trattasse di un gioco dell’oca o di scatole cinesi che rimane il fatto che io non sono in grado di fornire le quote esatte della mia proprietà e se si accettasse la mia tesi sarebbero le famiglie Bonato e Negrello a trovare da ridire.

Signor sindaco, avete ragione ,io non sono un mago in grado di mostrarvi quello che è stato distrutto e non so neppure  se mi rimarrà da vivere tanto tempo quanto quello che ho atteso sperando di porre fine a una cosa tanto vergognosa, però so che un simile

comportamento vessatorio mi crea un danno difficilmente valutabile che non si esaurisce con la cantina allagata o con la difficoltà nel vendere l’appartamento, e anche di questo intendo chiedere conto se non darà istruzioni perché quanto prima si provveda a fare quanto si deve .Distinti saluti Ernesto Scramoncin

P.S.

Foto e progetto  dei garage di  Valstagna, soluzione che a mio avviso sarebbe stata sufficiente riproporre in via Bonatoni  per avere  un’ottima sistemazione dell’area quale quella che vediamo nel dipinto di Boban in bella mostra nell’ufficio del sindaco.